"Profondo abisso è l'uomo stesso, al quale tu hai contato perfino i capelli, e non uno di essi lasci andar perduto: eppure è più facile contare i suoi capelli che i sentimenti e i moti del suo cuore" (S. Agostino)
Quando penso a Dio, penso ad un vecchio uomo che ne ha viste di cotte e di crude. Anche per questo, a volte, è stanco e non riesce ad arginare il male che l'uomo stesso ha creato, il pegno che Dio stesso paga per aver concesso all'uomo la propria libertà.
Non so se Dio è vendicativo, tenderei ad escluderlo, piuttosto me lo immagino con il dito puntato che esclama: "Ecco! Te l'avevo detto!".
Lo stimo, soprattutto perchè mi permette di sbagliare, a volte non impedisce che le cose peggiori mi accadano [ medita Alberto, quanto hai veramente sperimentato il male? il tutto è relativo anche se per te può essere assoluto ] e so di volergli bene anche se talvolta non riesco a non prendermela con Lui [ è forse questo un tuo modo per giustificare, tra l'altro molto goffamente, il fatto che sei un occasionale bestemmiatore? ].
Il Vecchio burbero ha però un'anima buona, la stessa indole che alcuni di noi hanno ma che talvolta nascondiamo per tenere fede ad un ruolo che ricopriamo.
E Lui ha un signor Ruolo, Lui è il Creatore.
Che razza di testa ci vuole per ricoprire il ruolo di creatore? Far funzionare tutto alla perfezione penso sia difficilissimo. Non so se talvolta qualcosa gli sfugga, o forse anche le sue "sviste" rientrano nel grande Disegno di cui tutti noi facciamo parte, inconsapevoli comparse talvolta [ o sempre? ] fondamentali.
La sua "testa" gira velocemente, un cervello perfetto che tiene in piedi l'universo. Tra le poche cose che ho sempre saputo che oltre che ad una grande cuore. E il cuore infinito di Dio è suo figlio Gesù.
Se con Dio talvolta mi sono arrabbiato, non riesco proprio a capire come si possa arrabbiarsi con Gesù. La sua vita ci testimonia come nulla sia possibile senza amore. L'amore è sempre verità, quando ce n'e' in abbondanza e anche quando manca...Gesù è veramente l'unico modello che vorrei imitare, l'unico idolo della mia vita.
Da quando ho incontrato l'amore, quello stupendo e inspiegabile equivoco che vivo ogni giorno della mia vita, ho scoperto che 2 millenni fa c'era una persona che la pensava come me. Sono consapevole di aver imparato da lui, ma è bello poter vedere il suo esempio sullo stesso mio piano. Questa è la bellezza della sua figura: Lui uomo come noi, tra di noi.
Lotto ogni giorno per superare i miei limiti, le mie debolezze, e anche se ci ricado spesso, io ho un fine.
Tendo alla bellezza, alla purezza, alla crescita, alla ricerca di qualcosa che è sopra me, che non capisco ancora del tutto, ma so di aver incontrato.
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