giovedì 10 aprile 2008

Tutto Relativo

Penso che prima di cantar qualsiasi tipo di vittoria, dovrei contare fino a 12000, o quantomeno ricordare il mio andamento negli ultimi anni. Adesso mi chiedo se la marea si è abbassata o se ho deciso volontariamente di affogare...

in questo momento nulla si muove ed io...mi areno...

domenica 6 aprile 2008

And on...

Si procede con passo felpato ma deciso verso quello che sento essere un cambiamento radicale di quello che sono, il diversificarmi ancora dalla mia falsariga, spesso mantenuta per timore di farmi del male, lo vedo come un segnale positivo.
Ci sono nuove scoperte, defezioni e passaggi a vuoto, ma c'e' la vita sotto che scalpita per uscire ed illuminare il mio cammino e quello di chi ha la fortuna di essermi vicino, sì perchè di fortuna si tratta.

Ultimamente ho un pò di magic touch, riesco a capire le situazioni e un pò meglio capisco gli altri, non sono ancora sicuro di capirmi, ma questo ha meno importanza per il momento.
Un viaggio mi ha aiutato a rivitalizzarmi, ora soffro un pò di nostalgia ma è un buon prezzo da pagare per un'avventura come quella che ho vissuto.
Sono tornato e subito ho ricominciato a conoscere nuove persone e a rivedere e a rigodermi vecchie amicizie un pò impolverate. Ma un fondo di malinconia e voglia di fuggire ancora c'e', spero mi aiuti a prepararmi alle prossime tappe, nessuna decisiva, ma spero tutte formanti.

Sono in viaggio, bivi e mete sono ancora distanti, ma la consapevolezza di non essere fermo è molto incoraggiante.

La cosa strana è che non ho una canzone che mi rappresenti bene in questi giorni...che sia un bel segno anche questo?

PS: forse torno a suonare dopo diversi anni...

lunedì 25 febbraio 2008

We got to get in to get out

Eh si Alberto, devi immergerti nella vita per scoprirne i lati più veri.
Sensazioni che scivolano sulla schiena, brividi, calore...ma anche il vuoto più inumano, dove quando urli senti solo te stesso...
e non c'e' spazio per le lacrime, ogni giorno ti aspetta e ti pretende sempre terribilmente pronto.
Nonostante di abbracci ne arrivino pochi e di forme diverse di quelle che senti di volere nel cuore, nonostante tu sia anche eccezionalmente disponibile e pronto verso il mondo, ma non senti di essere ricambiato...
devi entrare per uscire....devi entrare per uscire....

The carpet crawlers heed their callers
"We got to get in to get out"

venerdì 11 gennaio 2008

Do I dare?

I cerchi nell'acqua si dissolvono ad una velocità impressionante, intorno al fuoco rimangono tracce di un passato troppe volte ricercato come salvagente, ma del quale è difficile trovare un significato reale.

Osservo le mie mani, screpolate, non hanno una parvenza delicata, ma offrono tepore, conforto, amore. I miei occhi sono accesi come un tempo, carichi di quella dolcezza e di quella malinconia imparate dalla vita. Il mio corpo a volte tende a sfuggire al mio controllo, uno sgraziato orso spelacchiato si presenta al mondo, con un timido sorriso, le guance accese dal pudore, dalla sbagliata paura di essere meno degli altri, di non essere all'altezza dei miei pensieri e dei miei sogni.

Poi accadono momenti in cui mi sento totalmente in pace con me stesso e contemporaneamente con il mondo, in quei momenti è difficile rallentare la mia marcia, ma sono istanti troppo brevi e troppo distanti uno dall'altro per avere una parvenza di continuità.

A volte mi domando: perchè a me non sono concesse le felicità che gli altri vivono normalmente? Perchè deve sempre essere una lotta estrema con i miei demoni a portarmi all'illusione di una breve felicità?

Per voi è facile, io molto spesso perdo, fanalino di coda in una vita a metà.

mercoledì 19 dicembre 2007

Autostrada

I am the highway? non penso proprio di esserlo, sono una persona che ha scelto di percorrere la strada maestra della vita a modo suo, cercando di mantenere una sostanziale coerenza nel percorso.
Durante i miei lunghi e lenti viaggi ho incontrato persone di ogni genere, alcune ormai sono lontane chilometri davanti a me, poche viaggiano alla mia stessa velocità, ancora meno persone mi sono lasciato alle spalle.
Il percorso è ancora lungo ed è triste viaggiare da soli. A volte un pò di musica aiuta, ma non è con la musica che risolvo tutti i miei problemi.
Incomincio ad essere stanco di viaggiare da solo, anche se talvolta sfodero energie che pensavo perse per sempre e continuo a viaggiare, in una quasi costante riserva di carburante.
Ora la vita mi viene a dire: "Alberto puoi viaggiare fino a qui, non andare oltre, è questo il tuo destino" ma dentro di me sento che non sono io quella persona e provo un senso di ingiustizia e tristezza che in questi giorni proprio mi si legge negli occhi. Sono al limite della lacrimazione, ma non scende niente...è questo il paradosso.

Eppure nonostante questo riesco anche ad essere felice e a caricarmi tutto e tutti sulle spalle...trascinare, sorridere, far riflettere, aiutare, rimotivare, rispettare, sistemare, gratificare... (sembra una canzone degli Inxs "Allucinate, dessegregate, mediate, alleviate, try not to hate, love your mate, don't suffocate on your own hate..." )
Riesco anche a non andare a sbattere contro il guard rail, a non fare giri su strade sterrate, pago anche il pedaggio, ma ho poco tempo e denaro per fare benzina e ricaricarmi, ne faccio giusto quanto basta per arrivare alla prossima uscita, fermarmi, tornare indietro, ripartire...dal via...

Ho un peso nel petto, ho un sogno...e quando gli altri mi parlano dei loro sogni di carriera, di successo, io riesco anche a sentirmi stupido perchè questi sogni non li faccio. Ho un solo ed unico sogno, forse tendo a sminuirlo, ma forse sono quello che sta puntando più in alto di tutti...sto inseguendo questo sogno da almeno 10 anni...e voglio viverlo tutto perchè è l'unico regalo che penso di meritare dalla vita.

Signore, ti prego, quest'anno fammi un bel regalo di Natale...

martedì 27 novembre 2007

Esistenza

Nessuno è solo,
ogni passo ci riporta all'origine di quel che siamo
e perchè ci siamo?
Danziamo distratti nel vago
scorrere abituale del tempo,
ampie distese di lontani ricordi,
dietro spesse finestre osserviamo
gente cadere, gente gioire.
Talvolta usciamo per assaporare
i rari momenti di verità
gradita concessione
in un'era malata.

sabato 10 novembre 2007

Pierrot e la Luna

Luci infrangono lo spazio della vista
Questa notte la notte ha fermato il tempo
La luce e` un vortice
Questa notte non deve finire mai
Perche` sei bellissima
Luna avvolgimi lo spazio della vista
Accarezzo i tuoi occhi e mi resta in mano un po' di te

La luce e` un vortice
Come frammenti di voci lontane

Bianca lebbra di luce
Che m' attacca nel buio
La mia pelle si spacca e non si forma piu`
Bianca squama di cielo
Che mi insegue nel buio
La mia pelle si spacca e non si forma piu`

Sono ancora qui non mi spezzo mai
Potrei vivere nel sogno di volare
Lanciandomi a cavallo delle scie
Alzandomi come sabbia
Come un frammento che cade lontano

Bianca lebbra di luce
Che m' attacca nel buio
La mia pelle si spacca e non si forma piu`
Bianca squama di cielo
Che mi insegue nel buio
La mia pelle si spacca e non si forma piu`

Au clair de la lune
Mon ami Pierrot
Prête-moi ta lume
Pour écrire un mot

[Litfiba - Pierrot e la Luna]